La terza generazione di satelliti meteorologici europei geostazionari
" Trois, deux, un, ... " ha fatto il conto alla rovescia martedì sera quando il razzo Ariane 5 si è alzato da terra nello spazioporto europeo di Kourou, nella Guyana francese, alle 21:30 (CET) in punto.
Con il lancio di ieri, per la comunità meteorologica europea si apre una nuova era. Il satellite MTG-I1 (Meteosat Third Generation – Imager) è il primo elemento della nuova generazione di satelliti geostazionari europei, che andrà gradualmente a sostituire nei prossimi 5 anni la precedente generazione, in orbita dal 2002. Non solo gli spettatori sulle tribune di Kourou hanno assistito all'evento: il lancio è stato seguito e celebrato anche nel continente europeo presso il centro di ricerca dell'ESA. Nel frattempo è chiaro che il lancio è stato un successo, come confermato dal direttore di EUMETSAT Phil Evens.
I satelliti meteorologici sono strumenti estremamente complessi e raffinati, che richiedono fra 10 e 20 anni di progettazione e costruzione. La messa in orbita di una nuova generazione di satelliti è un evento alquanto raro ed è accompagnato da un salto di qualità, grazie all’utilizzo delle nuove tecnologie che nel frattempo sono state sviluppate. I satelliti di terza generazione sono stati progettati per osservare lo stato dell’atmosfera sull’Europa e sull’Africa fin verso il 2040.