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Settembre 2024 a sud delle Alpi

MeteoSvizzera-Blog | 09 ottobre 2024
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Dopo una prima decade calda, a sud delle Alpi le temperature di settembre si sono mantenute al di sotto della norma, facendo registrare una temperatura media mensile di 0,6 °C inferiore alla media pluriennale. Le precipitazioni sono state pari al 117 % della norma 1991-2020, ma inferiori alla norma nel Locarnese. Il mese è stato anche piuttosto ventilato e povero di sole.

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Temperatura vicina alla norma

Mediata su tutto il territorio sudalpino svizzero, la temperatura media del mese di settembre 2024 è risultata di 0,6 °C inferiore alla norma 1991-2020. L’anno scorso, invece, il mese di settembre era risultato di quasi 3 °C più mite della norma e il secondo più caldo mai registrato. Per ritrovare un mese di settembre più fresco di quello di quest’anno bisogna risalire a settembre 2017, che fu più fresco della media di quasi 2 °C.

Mentre in montagna l’anomalia è risultata negativa, ad esempio di -1,1 °C a San Bernardino (1639 m) o -0,6 °C a Robiei (1898 m), alle basse quote il mese è risultato di poco più mite della media pluriennale. Ad esempio, a Lugano e a Stabio la temperatura media mensile è risultata di rispettivamente 0,2 e 0,6 °C più elevata della norma.

Fra il trentennio preindustriale 1871-1900 e l’ultimo trentennio 1995-2024 a sud delle Alpi il mese di settembre è diventato più caldo di 1 grado. Si tratta dell’aumento di temperatura più contenuto fra tutti i mesi dell’anno, la cui temperatura è aumentata di almeno 1,5 °C. Il mese che mostra un riscaldamento maggiore è giugno, che nell’ultimo trentennio è diventato mediamente più caldo di 2,6 °C rispetto al periodo 1871-1900, seguito dal mese di maggio che mostra +2,5 °C. Anche i mesi di marzo e ottobre sono diventati più caldi di più di 2 °C.

Temperature spesso inferiori alla norma

Dopo una prima decade in cui le temperature sono risultate superiori alla norma, a partire dall’11 settembre esse sono risultate inferiori alla media praticamente fino alla fine del mese. Nei primi quattro giorni del mese lo scarto dalla norma è risultato positivo di 3 – 5 °C. Le anomalie negative più marcate sono state invece registrate fra il 12 e il 14 settembre, con valori che in montagna sono stati di 5-6 °C più bassi della norma. Nonostante lo sbalzo termico sia stato molto marcato, infatti nel giro di pochi giorni le temperature pienamente estive hanno lasciato il posto ai valori tipici dell’autunno, non è possibile parlare di forte ondata di freddo settembrina nemmeno per la montagna, dove il calo delle temperature è stato più marcato rispetto alle basse quote. A San Bernardino, per esempio, la temperatura media della giornata più fredda del mese, il 13 settembre, è stata pari a 2,5 °C; dopo il 2000, per ben nove volte è stata registrata una temperatura media giornaliera ancora più bassa, quindi in media quasi ogni due anni. A partire dall’inizio delle misure nel 1864, invece, questo si è verificato 37 volte.

Qualche primato di caldo

Durante il mese di settembre 2024 non sono state registrate temperature da primato per quanto riguarda i record di freddo. Dal punto di vista dei record di caldo, invece, le temperature minime del primo giorno del mese a Locarno Monti (20,5 °C) e a Lugano (20,4 °C) sono risultate rispettivamente la prima e la terza più elevate dall’inizio delle misure avvenuto nel 1901 a Locarno Monti e nel 1864 a Lugano. Anche i 31,8 °C misurati a Stabio lo stesso giorno costituiscono la temperatura più alta mai misurata in settembre in questa stazione dall’inizio delle misure nel 1981, mentre i 29,9 °C di Locarno Monti corrispondono alla sesta temperatura massima giornaliera più alta per settembre dall’inizio delle misure nel 1935. Anche le temperature minime del 4 settembre sono risultate fra le più elevate per questo mese per diverse stazioni di misura; fra queste i 17,8 °C misurati a Grono sono il secondo valore più elevato dall’inizio delle misure nel 1971, i 15,3 °C di Piotta sono il terzo valore più alto dall’inizio delle misure nel 1959. Dal punto di vista delle temperature medie giornaliere, i 24,5 °C di Locarno Monti costituiscono il secondo valore più elevato mai registrato, i 23,3 °C di Stabio il primo.

Mese piovoso ma non dappertutto

Mediate su tutto il territorio sudalpino svizzero, la somma delle precipitazioni di settembre è risultata del 117 % della norma 1991-2020, ma con grandi differenze regionali. Le regioni più piovose rispetto alla norma sono state le vallate meridionali grigionesi e il Sottoceneri. Ad esempio, Stabio ha misurato il 180 % della norma 1991-2020, Lugano e Grono il 148 %, Poschiavo il 184 %, San Bernardino il 133 %. Il Locarnese e l’Alto Ticino hanno invece registrato precipitazioni meno importanti rispetto alla media: Piotta ha registrato il 111 % della precipitazione media mensile, Locarno Monti il 101 %, Cevio l’87 %, Mosogno il 65 %.

Le giornate piovose si sono verificate per la maggior parte fra il 4 e il 5, fra l’8 e il 9 e fra il 23 e il 27 settembre. Gli accumuli su un giorno o su periodi temporali più brevi non sono risultati degni di nota, ad eccezione dei 60,5 mm caduti a Brusio in bassa Valposchiavo l’8 settembre, che corrispondono all’ottavo valore più elevato per questo mese in questa località, dove le misure sono cominciate nel 1900.

Mese ventoso

Come menzionato nel blog nazionale, il mese di settembre a sud delle Alpi è stato caratterizzato dal persistente favonio. A Lugano e Magadino-Cadenazzo sono state superate le 100 ore di favonio, a fronte di una media del periodo 2007-2023 di circa 30 ore. Si tratta del numero più elevato della serie di misura. Anche Poschiavo, con quasi 150 ore di favonio, ha registrato un nuovo primato; in questa località la media del periodo 2008-2023 è di circa 50 ore.

Anche il mese di aprile di quest’anno era risultato molto ventoso, in particolare a Lugano dove il numero di ore di favonio era risultato quasi il doppio della media.

Oltre al numero insolitamente elevato di ore favoniche, nel mese di settembre 2024 a Poschiavo è stato registrato il terzo periodo ininterrotto più lungo con favonio, pari a 112 ore (circa quattro giorni e mezzo). Il primato risale a gennaio 2019 con 130.8 ore (cinque giorni e mezzo), seguito da febbraio 2009 e maggio 2010 con circa 116 ore.

Mese poco soleggiato

Nonostante i frequenti episodi favonici, il numero di ore di sole registrato nel mese di settembre 2024 al Sud risulta ben inferiore alla norma 1991-2020, compreso fra il 50-65 % di essa lungo le Alpi e il 70-75 % sul Sottoceneri. Per Lugano si è trattato del sesto mese di settembre meno soleggiato a partire dall’inizio delle misure nel 1885, per Locarno Monti del quarto dal 1959.